Non aspettare di avere dolori: ecco quando devi assolutamente prenotare questo esame per le ossa

La salute delle ossa è spesso trascurata fino a quando non compaiono segni evidenti o persino dolori e fratture. Tuttavia, la prevenzione è l’arma più potente a disposizione, soprattutto per patologie silenziose come l’osteoporosi, che può rimanere inosservata per molti anni, causando danni irreversibili prima ancora che emergano sintomi. Molte persone, infatti, scoprono di avere ossa fragili solo in seguito a una frattura improvvisa, magari banale, che interviene nella loro vita senza preavviso. Ecco perché è fondamentale non aspettare i dolori per programmare un controllo mirato: alcune condizioni e momenti della vita richiedono attenzione prioritaria.

Quando la prevenzione diventa necessità

La fragilità ossea è una condizione clinica subdola: le ossa possono perdere resistenza e densità in modo silenzioso, senza alcun disturbo percepibile. La diagnosi precoce è essenziale per prevenire complicanze come le fratture, che compromettono fortemente la qualità di vita e richiedono lunghi periodi di recupero. In particolare, è durante la menopausa che le donne, ma anche gli uomini con specifici fattori di rischio, dovrebbero sottoporsi a una valutazione accurata dello stato di salute scheletrica.

  • Donne in menopausa: il calo degli estrogeni accelera la perdita di massa ossea, aumentando il rischio di osteoporosi. Gli specialisti raccomandano di effettuare la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) già alla comparsa dei primi segni della menopausa o comunque intorno ai 50 anni, anche in assenza di sintomi evidenti.
  • Persone con familiarità per osteoporosi o fratture: la componente genetica gioca un ruolo cruciale nella predisposizione alla fragilità scheletrica. In presenza di parenti stretti che hanno sofferto di osteoporosi o hanno riportato fratture spontanee, l’esame è suggerito a qualunque età adulta.
  • Soggetti con stile di vita a rischio: abuso di alcol, fumo, diete povere di calcio e vitamina D, o scarsa attività fisica favoriscono la riduzione della massa ossea. Persone con questi stili di vita dovrebbero essere valutate periodicamente, anche se giovani.
  • Chi assume farmaci corticosteroidei: alcuni trattamenti possono compromettere la qualità delle ossa. Se la terapia è protratta nel tempo, il controllo densitometrico è indispensabile per prevenire danni silenti.

Questi controlli dovrebbero essere considerati non solo come risposta a segnali d’allarme, ma come parte di una vera e propria strategia di prevenzione individuale, strutturata proprio per anticipare eventuali problemi quando ancora è possibile intervenire efficacemente.

MOC: lo strumento chiave per la diagnosi precoce

La MOC, o densitometria ossea, è un esame radiologico semplice e a basso dosaggio di radiazioni, finalizzato a misurare la densità minerale delle ossa. Viene solitamente eseguita su aree ad elevato rischio di frattura, come il femore, il bacino oppure le vertebre. In molti casi può essere eseguito anche un controllo “total body”.

La procedura è indolore, dura pochi minuti e non comporta particolari preparazioni. Grazie a queste caratteristiche, rappresenta uno dei pilastri della prevenzione delle patologie ossee, perché consente di:

  • Individuare precocemente quadri di osteopenia o osteoporosi, prima che si manifestino fratture o dolori.
  • Monitorare l’evoluzione nel tempo della densità ossea, soprattutto nei soggetti già trattati o a rischio crescente.
  • Personalizzare il follow-up e il tipo di terapia, sulla base dei risultati dell’esame e delle caratteristiche del paziente.

Un aspetto spesso sottovalutato è che l’osteoporosi si presenta generalmente in modo asintomatico fino alla prima frattura, pertanto attendere l’insorgenza di dolori sarebbe una scelta rischiosa e potenzialmente dannosa.

Fattori di rischio: chi dovrebbe prenotare subito l’esame

Non si tratta di una condizione limitata esclusivamente alle donne dopo la menopausa. Infatti, ci sono numerosi fattori di rischio che, indipendentemente dall’età, dovrebbero spingere alla prenotazione tempestiva di una MOC:

  • Età superiore ai 50 anni sia per uomini che per donne, vista la naturale perdita di massa ossea legata all’invecchiamento.
  • Storia di fratture spontanee o per traumi minimi, anche nelle fasce di età più basse.
  • Malattie croniche come il diabete, l’artrite reumatoide o patologie endocrine che alterano il metabolismo osseo.
  • Stile di vita sedentario e lunga immobilizzazione, che riducono il rimodellamento delle ossa e ne accrescono la fragilità.
  • Mancanza prolungata di esposizione al sole, che comporta bassi livelli di vitamina D, indispensabile per l’assorbimento del calcio e quindi per la mineralizzazione scheletrica.

Molti di questi fattori non sono evitabili, ma sapere di appartenere a una categoria a rischio può fare la differenza tra una diagnosi tempestiva e le conseguenze dovute a un intervento tardivo.

Uno stile di vita dinamico come alleato

Oltre ai controlli strumentali, la salute delle ossa passa anche attraverso scelte quotidiane consapevoli. Un corretto stile di vita è fondamentale per la prevenzione dell’osteoporosi, e comprende:

  • Praticare regolarmente attività fisica, soprattutto esercizi che stimolano carico e resistenza scheletrica.
  • Seguire una dieta equilibrata, ricca di calcio e vitamina D; latte, formaggi, verdure a foglia verde e pesce sono alimenti alleati.
  • Esporsi con moderazione al sole per favorire la sintesi naturale della vitamina D.
  • Limitare il consumo di alcol e abolire il fumo, entrambi responsabili dell’accelerazione della perdita di massa ossea.

L’associazione fra stili di vita corretti e l’adozione di regolari controlli strumentali come la MOC permette non solo di individuare precocemente condizioni potenzialmente pericolose, ma anche di mettere in atto strategie personalizzate di prevenzione e trattamento.

In conclusione, prenotare un esame per le ossa come la MOC deve essere una scelta guidata non dalla comparsa di dolori, ma dalla volontà di preservare la salute nel tempo. L’informazione, la consapevolezza dei propri fattori di rischio e l’adozione di stili di vita adeguati restano le chiavi per la prevenzione efficace delle patologie ossee.

Lascia un commento