Il prurito ostinato rappresenta uno dei disturbi cutanei più fastidiosi e spesso è sintomo di processi infiammatori come eczema, dermatite atopica o dermatite seborroica. In situazioni in cui il prurito non si placa nonostante l’uso di semplici creme idratanti, può essere necessario ricorrere a una crema al cortisone. Tuttavia, non sempre tale soluzione è appropriata, né tutte le formulazioni a base di cortisonico sono uguali. Una gestione corretta del problema può prevenire complicanze e limitare l’insorgenza di effetti collaterali.
Quando e perché usare una crema al cortisone
Le creme al cortisone vengono prescritte principalmente per trattare infiammazione, rossore e prurito intenso in patologie cutanee di origine infiammatoria, come eczema e dermatite atopica, quando i comuni emollienti non sono più sufficienti a controllare la situazione. I primi segnali clinici che suggeriscono la necessità di iniziare una terapia cortisonica includono:
- Arrossamento persistente
- Intenso prurito, spesso insopportabile
- Inspessimento o rilievo insolito della pelle rispetto all’area circostante
È importante agire precocemente: attendere può peggiorare i sintomi e rendere la remissione più lunga e difficile. In fase acuta, l’applicazione della crema va eseguita una volta al giorno, possibilmente la sera, dopo un’accurata detersione personale, e la terapia va proseguita fino alla normalizzazione della pelle — ovvero, ristabilendo assenza di rossore, prurito e riduzione dello spessore cutaneo. Nei periodi di remissione si consiglia di continuare a idratare la pelle con emollienti semplici, evitando l’uso continuativo del cortisone.
Quando non è necessario il cortisone e rischi dell’uso improprio
Non tutte le condizioni cutanee caratterizzate da prurito necessitano di un trattamento cortisonico. In caso di pelle solo secca, senza altre alterazioni visibili, è sufficiente un emolliente idratante. L’uso non necessario di cortisone comporta rischi concreti:
- Assottigliamento della pelle, in particolare su aree delicate come il viso
- Possibile comparsa di macchie cutanee (ipopigmentazione)
- Maggiore predisposizione alle infezioni batteriche e fungine
- Insorgenza di resistenza locale, riducendo l’efficacia nel tempo
- Effetti sistemici, raro ma possibile soprattutto in bambini piccoli o usi prolungati
In caso di dermatite seborroica, il cortisone dovrebbe essere utilizzato solo nelle fasi acute e per brevi periodi, dato che questa condizione ha una componente anche micotica e il cortisone non agisce sulle cause di fondo. Nei bambini la prudenza è massima: la scelta della molecola, la quantità e la durata del trattamento vanno sempre gestite dal pediatra o dal dermatologo, seguendo una riduzione graduale del dosaggio per evitare effetti rebound.
Come scegliere la crema al cortisone più adatta
La scelta della crema al cortisone deve basarsi su un’attenta valutazione di vari fattori:
- Potenza del principio attivo: esistono formulazioni a bassa, media, alta e altissima potenza. Disturbi su aree delicate come il viso richiedono cortisonici a bassa potenza, mentre le zone ispessite (come gomiti, ginocchia) possono necessitare di preparati più forti.
- Forma farmaceutica: la crema (base idratata) è adatta a lesioni umide o particolarmente infiammate, mentre la lozione o il gel si impiega nelle aree pilifere o dove c’è rischio di macerazione.
- Durata della terapia: la regola generale è usare la più bassa potenza efficace per il minor tempo necessario, di norma da pochi giorni a settima per le forme acute, fino a un massimo di alcune settimane nelle forme croniche ma solo sotto controllo medico.
Un errore frequente è utilizzare prodotti di “ricetta facile” ottenuti senza una visita dermatologica: ogni caso di prurito ostinato deve essere valutato dal medico per escludere altre cause come infezioni, parassiti o malattie sistemiche. Durante tutto il periodo di applicazione, è essenziale seguire scrupolosamente le indicazioni su quantità, modalità e diluizione eventuale del farmaco. Si raccomanda di applicare abbondantemente, coprendo anche le zone circostanti la lesione, utilizzando il palmo della mano e mai i polpastrelli, per distribuire uniformemente il prodotto.
Indicazioni pratiche e consigli per il trattamento
Fasi di applicazione corretta
- Lavare accuratamente le mani prima e dopo l’utilizzo
- Distribuire la crema in modo omogeneo sulla zona colpita e nelle immediate vicinanze
- Preferire l’applicazione serale, quando la pelle è più ricettiva e il rischio di contaminazione ambientale è minore
- Continuare il trattamento fino al completo ritorno alla normalità della pelle, ma non oltre i tempi suggeriti
Attenzione ai segnali di allarme
Sospendere la crema al cortisone e consultare rapidamente il dermatologo se compaiono:
- Infezione locale (pus, dolore crescente)
- Modificazione improvvisa dell’aspetto cutaneo
- Aumento del prurito dopo le prime applicazioni
Nei casi complicati da sovrainfezione batterica o micotica, può essere necessario abbinare una pomata specifica (antibiotica o antimicotica), sempre su indicazione medica. Per situazioni particolari, come la dermatite atopica dei bambini, l’uso del cortisone sistemico (per bocca) si riserva ai casi più gravi e sempre con l’accordo di uno specialista, poiché comporta rischi maggiori e richiede un’attenta riduzione graduale della dose.
La prevenzione del prurito ostinato passa anche attraverso alcune buone pratiche:
- Utilizzare detergenti delicati, privi di profumi aggressivi e sostanze irritanti
- Mantenere la pelle ben idratata, utilizzando emollienti dopo ogni lavaggio
- Limitare bagni e docce troppo caldi e il contatto prolungato con acqua clorata
- Indossare abiti in fibre naturali, traspiranti e non stretti
Le creme al cortisone risultano dunque preziose alleate quando il prurito è persistente e associato a quadri infiammatori precisi, ma solo se utilizzate nei tempi, modi e dosaggi corretti. L’autoprescrizione è sconsigliata: affidarsi al parere di uno specialista garantisce non solo la risoluzione più rapida e completa della sintomatologia, ma anche la tutela della salute cutanea a lungo termine.