Attenzione a questo legume: è buonissimo ma sorprendentemente calorico

Conoscere i valori nutrizionali dei legumi è una scelta fondamentale, sia per chi segue una dieta vegetariana che per chi desidera semplicemente variare la propria alimentazione. Generalmente vengono considerati alimenti ricchi di fibre, proteine vegetali e sali minerali, e spesso si pensa siano poco calorici. Tuttavia, alcuni legumi presentano un contenuto calorico molto più alto rispetto ad altri, il che può sorprendere molti consumatori attenti alla linea e al bilancio energetico dei loro pasti.

Il protagonista meno sospettato: la soia secca

Quando si parla di legumi calorici, è facile pensare ai ceci o ai fagioli, ma il legume che spicca maggiormente per le sue calorie è senza dubbio la soia secca. Secondo le principali tabelle nutrizionali, la soia secca raggiunge 407 kcal ogni 100 grammi, un valore superiore sia ai ceci che ai fagioli, che mediamente si collocano tra le 270 e le 320 kcal per la stessa quantità. Basti pensare che la soia, sotto forma di prodotto secco, contiene quasi il doppio delle calorie rispetto ai piselli secchi (286 kcal per 100 grammi) e più del triplo dei piselli freschi.

Anche altri legumi presentano un apporto calorico importante, come le fave secche sgusciate (341 kcal/100g), i ceci secchi (tra 316 e 364 kcal/100g secondo le fonti) e le lenticchie secche (circa 291-353 kcal/100g a seconda della varietà). Tuttavia, la soia resta nettamente in testa per densità energetica.

Perché la soia è così calorica?

La ragione principale risiede nella composizione nutrizionale: oltre ad essere ricca di proteine (circa il 35% del peso secco), la soia contiene anche una percentuale significativamente elevata di lipidi. I grassi buoni rappresentano quasi il 20% del seme secco e contribuiscono in modo determinante all’apporto calorico complessivo. In confronto, altri legumi come le lenticchie o i fagioli presentano una quantità di grassi molto più ridotta, quasi trascurabile, e risultano quindi meno energetici a parità di peso.

Secondo i dati, la soia vanta inoltre amminoacidi essenziali in buone proporzioni, rendendola molto preziosa per chi non consuma proteine animali. Tuttavia, l’alto tenore calorico va considerato soprattutto per chi segue diete ipocaloriche o vuole tenere sotto controllo il peso corporeo.

Legumi secchi vs. legumi cotti: la differenza conta

Un aspetto che spesso si sottovaluta riguarda il confronto tra il valore energetico dei legumi da secchi e quello da cotti. Le calorie indicate nelle tabelle fanno riferimento in genere al prodotto secco: quando i legumi vengono reidratati e cotti, assorbono grande quantità d’acqua e aumentano di peso, riducendo così la densità calorica per 100 grammi di prodotto pronto al consumo.

Ad esempio, le lenticchie secche superano le 290 kcal/100g, ma quando cotte scendono a poco meno di 100 kcal ogni 100 g grazie all’assorbimento d’acqua. Lo stesso fenomeno vale anche per ceci, fagioli e fave. È quindi importante valutare se si fa riferimento al prodotto secco o cotto nella pianificazione dei pasti, per non incorrere in errori nella stima delle calorie ingerite.

Benefici nutrizionali e attenzione alle quantità

Nonostante l’alto apporto calorico della soia e di altri legumi secchi, questi alimenti restano molto preziosi dal punto di vista nutrizionale. La ricchezza di proteine li rende ideali per regimi vegetariani o vegani, così come per gli sportivi. Inoltre, contengono fibre alimentari, sostanze antiossidanti e numerosi sali minerali essenziali come ferro, magnesio, fosforo e potassio.

Alcuni legumi, come le fave, possiedono anche principi attivi specifici. Ad esempio, contengono L-dopa, un precursore della dopamina importante anche a livello cerebrale. Altri, come i lupini, sono apprezzati per il bassissimo contenuto di grassi e il loro potenziale effetto ipocolesterolemizzante.

Controindicazioni

Sebbene i legumi siano generalmente ben tollerati, è importante ricordare alcune controindicazioni specifiche. Il caso più noto riguarda le fave: chi soffre di favismo non deve consumarle perché, a causa di un difetto enzimatico ereditario, può andare incontro a gravi crisi emolitiche. Inoltre, alcuni soggetti possono manifestare disturbi intestinali o gonfiore a causa della fermentazione dei carboidrati complessi non digeriti dalla flora batterica intestinale.

Consigli pratici su cottura e consumo

Per beneficiare delle proprietà nutrizionali dei legumi limitando allo stesso tempo l’apporto calorico, è preferibile privilegiare il consumo di legumi cotti e ben idratati. Questo consente di assumerne in quantità maggiore, con meno calorie per porzione rispetto al peso secco. È consigliabile anche alternare le diverse varietà di legumi: chi desidera ridurre l’apporto calorico può puntare su alimenti come i piselli freschi (solo 42 kcal/100g) oppure i fagiolini (18-25 kcal/100g).

Un’altra attenzione importante è legata alle porzioni: nonostante il profilo nutrizionale vantaggioso, l’alto contenuto energetico di alcuni legumi suggerisce di non eccedere con le quantità, soprattutto nel caso della soia in forma secca o dei prodotti altamente concentrati come la farina di soia, utilizzata in molte preparazioni alimentari moderne.

Quando fare attenzione: la soia in cucina moderna

La soia è sempre più presente sulle tavole, anche sotto forma di derivati come tofu, tempeh, edamame, bevande vegetali e farine. Il contenuto calorico di questi prodotti varia notevolmente in base al processo produttivo e alla quantità di acqua residua. Ad esempio, il tofu apporta in media tra 80 e 150 kcal per 100 g, mentre la bevanda di soia oscilla intorno alle 35-50 kcal per 100 ml, grazie all’elevata diluizione in acqua.

Tuttavia, con l’aumento dell’impiego della farina di soia nell’industria alimentare (ad esempio in prodotti da forno, barrette proteiche, alimenti per sportivi), è fondamentale essere consapevoli dell’apporto calorico potenzialmente elevato rispetto a farine di cereali tradizionali. Nel contesto di una dieta equilibrata, la soia e i suoi derivati rappresentano un alimento utile, ma i quantitativi vanno sempre adattati alle reali esigenze energetiche giornaliere, al livello di attività fisica e agli obiettivi personali.

In sintesi, sebbene la maggior parte dei legumi sia mediamente poco calorica e quindi adatta anche ai regimi dietetici, è fondamentale riconoscere che alcuni, come la soia secca, nascondono una densità calorica sorprendente pur mantenendo eccellenti qualità nutrizionali. Una scelta consapevole delle varietà e delle modalità di preparazione consente di trarne il massimo beneficio senza compromettere l’equilibrio della dieta quotidiana.

Lascia un commento